mercoledì 14 gennaio 2009

Sogno di una notte di mezzo inverno

Non c'è nessuno su questa strada.
E' questo il bello del guidare di notte, non c'è traffico, nessun rumore, solo il rumore dell'auto che sfreccia tra le piante.
E pensare che non avrei mai voluto usare una macchina qui.
Ma ora non mi preoccupo della guida a sinistra, posso fare tutto con calma, tanto non c'è nessuno... E guardo il paesaggio... A destra una piccola lingua di prato e poi alberi, a sinistra una parete rocciosa che si alza e si abbassa durante il viaggio. La strada è fatta di quell'asfalto strano, scuro, un po' grezzo, dove si riflette la luce della luna.
C'è un'ottima luce, non riesco a vederla, da qui, la luna ma probabilmente è piena, perchè illumina tutta la campagna, e le fronde, e la strada, e la curva a sinistra che mi attende in fondo a questo lungo rettilineo, che pace...
Sto guidando una macchina particolare, sembra una di quelle vecchie americane con le linee spigolose, con il muso lungo, senza la coda e molto larga, comoda anche per viaggiare in tre nei sedili posteriori, magari anche in 4 all'occorenza.
Mi avvicino alla curva e all'improvviso spunta un camion. Esce dalla curva, sbandando, forse del ghiaccio, e occupa tutta la mia corsia. Mi butto a destra, deciso, ma cerco di non tornare subito a sinistra per evitare manovre brusche e testacoda.
Passata la cabina del camion cerco di rallentare, con calma, senza inchiodare, paura del ghiaccio, dell'olio, di quello che ci può essere. Mi avvicino al prato, ok, qui il prato si allunga un po', al massimo arrivo sul prato e sterzo piano, giusto per non rischiare di finire negli alberi, piano, piano... ok, sono quasi fermo... sul pratino, eccoci...
Quando ecco che improvvisamente la macchina non rallenta più, scivola, come su un cuscinetto d'aria, sterzo di colpo e la macchina si gira di 180 gradi, di botto.
E' un attimo, non riesco a capire che succede, i fari puntano in alto, gli alberi, la sensazione di vuoto, illumino gli alberi, vedo le fronde, bianche, poi il tonfo, morbido, sono caduto solo qualche metro, prima il retro, poi il davanti ma non è finita, la macchina comincia ad affondare, veloce, vedo l'acqua che sale sulle fiancate.
Riprendo a pensare, penso a come il pratino finisse nel vuoto, a come gli alberi nascondessero il mare, lago o questa cosa qualunque sia. Penso a cosa fare, a restare calmo e vedo l'acqua che sta per sommergere completamente la macchina e penso e velocemente sono sommerso.
Ok, penso, devo uscire, prima che ci sia troppa massa di acqua sopra la macchina, rompere il finestrino e nuotare, ok, posso farcela.
Cazzotto. Nulla. Cazzotto. Nulla. Gomito. Nulla.
Il vetro sembra di acciaio, non succede nulla, l'acqua preme sul vetro e non lo fa nemmeno vibrare.
Calma, serve calma, non devo sprecare ossigeno. Calma, ora penso a cosa fare, calma, calma, calma...
Calma...