venerdì 12 giugno 2009

Prologo

Qualcosa non quadra.
Hai passato gli ultimi anni a vivere una vita felice, poche preoccupazioni e grandi soddisfazioni, un lavoro perfetto, un amore inebriante, una vita sociale in cui sei il protagonista.
Sono stati mesi sereni, lontani da preoccupazioni e ansie, non ricordi nemmeno l'ultima volta che hai pensato a scappare lontano, eppure non riesci a toglierti dalla testa che...
Qualcosa non quadra.
E cerchi di fare mente locale a questa mattina.
Risveglio dolce, bacio, carezze, doccia, caffè (preparato da lei), una rilassante passeggiata in una splendida giornata poi a lavoro, nulla di scocciante fino a sera, qualche risata con i colleghi poi di nuovo fuori, a passeggiare rientrando a casa.
Ricordi esattamente la sensazione che hai provato, era come se ci fosse un turbamento nell'ordine naturale delle cose, quindi hai visto lei (lui?).
Era lì, in piedi, con una tunica nera che le (gli?) copriva il volto, immobile. Quando le sei passato accanto hai sentito quella voce sussurrata che diceva "non è reale". Appena passata ti sei girato e non c'era più... e nessuno sembrava essersi accorto di nulla.
Ma tu si, hai sentito in te una sensazione strana, profonda, avvolgente, come se fosse stata l'unica sensazione vera che hai avuto negli ultimi anni.
E da quando sei tornato hai cominciato a riflettere e ora sei convinto che c'è qualcosa che non quadra.
C'è stata una svolta, non ricordi quando, hai solo un vago ricordo di quando le cose hanno cominciato a girare per il verso giusto e non ricordi niente che sia andato male da allora. Nessuna grana al lavoro, nessuna tragedia, nessun forte dispiacere, nemmeno un piccolo incidente, nulla, è tutto andato dannatamente bene.
Cosa succede? Sei in paradiso? Sono tutti d'accordo per farti sentire bene? Dove sei?
Prendi la tua moto nuova fiammante comprata con un mega sconto (stavi simpatico al concessionario) e parti, senza farti vedere né voltarti indietro e inizi ad accelerare.
Passi il primo semaforo senza fermarti e non succede nulla, nessuno ti viene addosso, nessuno frena all'ultimo minuto, nessun incidente, nulla... semplicemente ti fanno passare.
Passi il secondo, il terzo e il quarto.
Al quinto semaforo sfrecci col rosso a 210 mentre nessuno inchioda, ti insulta, nemmeno una mano fuori dal finestrino.
Ormai sai quello che devi fare... gas a manetta e via.
E' strano quando ti rendi conto che stai andando a sbattere. Hai così pochi istanti che non puoi pensare a troppe cose ma vedi distintamente il muro che si avvicina a una velocità impressionante e pensi che stai per vedere tutta la tua vita, e immagini di sentire l'adrenalina che sale, di assaporare il momento della tua morte, ma qualcosa non quadra.
I secondi non sono dilatati, lo schianto arriva veloce e il buio ti circonda.
Poi, più nulla.

1 commento:

  1. il vento in faccia, un sorriso e... in un soffio tutto diventa facile, leggero... primordiale.

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